ESPLORAZIONE DI UN QUADRO
Senza titolo, Richter Gerhard
Ti racconto un quadro, lo guardo, lo sento, lo tocco, lo assaporo con i suoi colori, le sue linee, i suoi contorni, i suoi suoni e le sue trame. Raccontiamo la fisionomia del quadro e impariamo ad esplorarlo. Guardiamo anche attraverso la gestualità del corpo e la potenzialità dello sguardo.
Arancione: l’arancione è morbido, liscio, scivola.
L’arancione lo sento come un suono che sale leggero verso l’alto.
Rosso: scivola e va a mischiarsi con gli altri colori, è caldo,
quasi scotta, si vede subito.
Il rosso sale leggero e verso l’alto diventa sempre più forte.
Blu-verde: è un colore mischiato, sta dietro gli altri colori,
quando scendo verso il basso diventa più scuro quasi blu.
Il blu-verde ha due suoni gravi, pesanti che vanno dall’alto verso il basso. Sono due suoni che si
uniscono.
Bianco: sembra un colore che scoppia e va a mischiarsi con altri
colori sembra un’onda che sale e scende.
Il bianco è suono che diventa prima forte, poi leggero poi ancora forte.
Mix di colori: in mezzo al quadro sembra esserci una striscia di
colori che sta in equilibrio, sembra stare ferma e non essere
spinta dalla forza di gravità.
I suoni stanno in eqilibrio, sono sostenuti dall’aria, sono come il suono del flauto. Questo quadro
sembra l’idrofono dei colori.
I quadri si possono ascoltare?
Tommaso: i quadri sono immobili.
Emma: solo se nel quadro ci sono dipinte delle persone.
Giovanni: non è vero perché anche se ci sono delle persone,
queste non parlano sono ferme nel quadro.
Giovanni: se vedo il mare però so che rumore fa. Sch, sci,
splash, questo è il verso del mare.
Che rumore fa il silenzio? È come una spugna
che assorbe tutti i suoni che circondano?
Emma: il silenzio non usa le parole ma i suoni.
Tommaso: i pesci non sentono il rumore del loro mare, non hanno
le orecchie.